Il clan familiare vive dentro ciascuno di noi imprimendoci il suo marchio fin dal principio. Siamo portatori della memoria transgenerazionale di ciò che i nostri antenati hanno vissuto, siamo sedimento ed espressione di ciò che nel nostro clan si è operato, goduto, riso, pianto, messo a tacere e nascosto.
Quando nasciamo ci viene trasmesso una sorta di vincolo transgenerazionale che ci porta a intraprendere azioni e a sperimentare situazioni, che spesso non capiamo, perché ignoriamo il fatto che sottostanno a forme di lealtà e a legami inconsci con altri membri del clan, vivi o morti: è un’eredità che ci condiziona.
Il clan assegna mandati e compiti ai suoi membri attraverso l’inconscio famigliare.
Messaggi che devono essere decodificati per scoprire quale proposito sia celato dietro alle ripetizioni, proiezioni e alle identificazioni inconsce. Lo studio della trasmissione transgenerazionale della memoria ci consente di comprendere e diventare consapevoli di come siamo influenzati dalle circostanze familiari passate e presenti, dai segreti di famiglia, dai conflitti in sospeso e dalle proiezioni inconsce.
I traumi irrisolti sono integrati nell’inconscio famigliare, provocando così atteggiamenti e comportamenti che vengono trasmessi di generazione in generazione, impedendo alle persone coinvolte di vivere in equilibrio e coerenza emotiva. In questo modo il clan familiare si può rivelare una trappola che ci lega e ci condiziona per le diverse forme di lealtà inconsce che comporta l’eredità transgenerazionale che riceviamo da esso stesso.
È necessario capire e prendere consapevolezza della nostra storia familiare per liberarci da quei legami e forme di lealtà.
Conoscere la trasmissione dei vincoli del clan e l’eredità transgenerazionale ci permette di comprendere gli eventi familiari, così come i nostri atteggiamenti e quelli del resto dei membri del clan, atteggiamenti che in precedenza non avevano senso e che probabilmente ci avevano causato sensazioni di impotenza e frustrazione.