La donna che affronta qualunque anomalia o sintomo connesso al suo ciclo mestruale, deve prendere coscienza di quali siano stati l’ambiente, le circostanze e i conflitti che ha assorbito lungo la sua permanenza in utero e durante la sua infanzia. Deve osservare e comprendere quali modelli e riferimenti abbiano potuto lasciare un’impronta emotiva profonda in lei, perché il vissuto e le esperienze della prima parte dell’esistenza, lasciano impronte indelebili che definiscono e possono giungere a condizionare la vita.
Attraverso la comprensione biologica ed emozionale del suo ciclo mestruale, la donna è in condizione di riesaminare, correggere e dissolvere quegli schemi imposti che le impediscono di riconoscersi, darsi valore e rispettarsi come donna, come madre e come compagna.